Un elemento che ha condizionato fortemente l'andamento dei consumi alimentari negli anni più recenti è stato la diffusione dell'informazione, non sempre corretta, sui rapporti alimentazione-salute, alimentazione-benessere, alimentazione-aspetto fisico, e via dicendo. Non dobbiamo dimenticarci che alla base della nostra salute c’è una sana e corretta alimentazione e, ancor prima, l’educazione ad un corretto comportamento alimentare.
Piani alimentari e diete per patologie di vario genere
Nutrizione e patologie hanno una forte correlazione, infatti, numerosi studi scientifici hanno dimostrato l’importanza dell’alimentazione nella prevenzione di moltissime malattie. È invece spesso snobbato il grande potere che ha un intervento dietetico nella cura di molte patologie quali:
osteoporosi
allergie
fibromialgia
tumori
ipercolesterolemia
ipotiroidismo
psoriasi
aterosclerosi
sovrappeso e obesità
intolleranze alimentari
reflusso gastroesofageo
sindrome del Colon irritabile
microbioma intestinale
infezioni da Candida
diabete di tipo 2 (iperglicemia)
infarto, ictus, ipertensione
patologie oncologiche
dislipidemie (trigliceridi e colesterolo alterati)
cardiopatie ischemiche e malattie cerebrovascolari
malattie autoimmuni (fra cui Tiroidite di Hashimoto, Rettocolite ulcerosa, Morbo di Crohn)
malattie neurodegenerative (Alzheimer e altre demenze, Parkinson e disturbi correlati.)
disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa, bulimia nervosa, alimentazione incontrollata, disturbi alimentari sottosoglia, disturbi della nutrizione)
Diete per le patologie autoimmuni
Il nostro sistema immunitario è sempre pronto ad attivarsi quando un virus o una serie di batteri invadono il nostro organismo. Esempi di patologie autoimmuni sono la malattia di Addison, la celiachia, la dermatomiosite, il morbo di Graves, la tiroidite di Hashimoto, la Miastenia Gravis, la sclerosi multipla, l'artrite reumatoide, la sindrome di Sjogren, il lupus eritematoso sistemico e il diabete di tipo 1. Altre sono rare e talvolta molto difficili da diagnosticare.
Per arrivare alla diagnosi di una malattia autoimmune ci si basa su visite mediche specialistiche e l’esecuzione di esami particolari tra cui:
- La ricerca degli anticorpi antinucleo (ANA) e anti-ENA.
- La ricerca di autoanticorpi organo-specifici (per es. anti-tireoglobulina e anti-tireoperossidasi).
- L'analisi dei livelli di proteina C-reattiva e della velocità di sedimentazione degli eritrociti (VES).
- Esami ematici generali ed esame delle urine.
Gli obiettivi del trattamento delle malattie autoimmuni sono la riduzione e la gestione dei sintomi, il controllo della reazione autoimmune ed il mantenimento della capacità dell'organismo di combattere le malattie. La corretta alimentazione gioca un ruolo fondamentale: “Siamo ciò che mangiamo”, scienza e medicina hanno dimostrato lo stretto legame che c’è tra la scelta dei cibi e il benessere del nostro organismo. L’alimentazione in ottica “funzionale” può essere un valido alleato per ridurre e prevenire i rischi di ammalarsi.
Diete per le malattie oncologiche
Superare un tumore oggi è possibile in molti casi grazie a cure mediche sempre più efficaci. Bisogna anche considerare che è prassi sempre più frequente associare la terapia farmacologica agli opportuni consigli nutrizionali. Anzi, questi ultimi dovrebbero essere forniti al momento della diagnosi e poi personalizzati prima della chemio o della radioterapia, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita del paziente. Una corretta alimentazione prima e durante le terapie aiuterà infatti il paziente a sopportare gli effetti negativi delle cure farmacologiche e a contrastare eventuali riprese della stessa malattia.
Perché chiedere la consulenza di un biologo Nutrizionista?
Le diete per patologie sono ottimi strumenti per l’elaborazione di un’alimentazione studiata su esigenze specifiche. Un biologo nutrizionista:
- ti aiuta a capire gli errori alimentari più frequenti;
- ti guida verso scelte più consapevoli;
- migliora il tuo stato di salute attraverso un nuovo regime alimentare;
- ti sostiene psicologicamente per ottenere i risultati prefissati;
- crea un percorso personalizzato di educazione alimentare;
- ti supporta durante il regime dietetico e il suo mantenimento.
Come si svolge la mia consulenza alimentare per soggetti affetti da patologie
Al fine di poter definire il regime alimentare più appropriato, durante la prima visita, che ha la durata di 60-90 minuti, vengono raccolti, in maniera approfondita:
- gli eventuali disturbi;
- le patologie evidenziate e legate al motivo della visita.
- le abitudini alimentari e lo stile di vita;
- i gusti alimentari;
- le intolleranze alimentari e le allergie;
- lo stile di vita del paziente.
Vengono altresì effettuate le misurazioni antropometriche quali altezza, peso e circonferenze corporee. Con l’ausilio di una moderna strumentazione vengono misurata anche la massa grassa, la massa magra, il livello di idratazione, il metabolismo basale e i fabbisogni nutrizionali. Al termine, viene fissato, con il paziente, un obiettivo reale e raggiungibile per vivere al meglio il suo percorso nutrizionale.